Ci avviciniamo rapidamente alle festività, periodo di somme e bilanci sull’anno trascorso, che si colma con la viva voglia di rapporti umani sinceri, di stare insieme, rivedere amici che la frenesia quotidiana ci ha fatto perdere di vista.
Champagne, buon cibo, sorrisi
Quale migliore occasione per un sommelier come me, se non organizzare una piacevole degustazione tra amici appassionati di cibo e vino? Ed ecco che ci troviamo, insieme a Isidora, per scoprire alcuni dei prodotti che seleziona e distribuisce per voi. Insieme, chiacchiereremo di questa line-up selezionata per allietare i vostri gusti.
Cominciamo con uno Champagne Les Sols Bruns della Maison Liebart-Regnier, una Cuvée composta da 60% Pinot Meunier, 20% Pinot Noir e 20% Chardonnay.
Porta in sala una lucente brillantezza di un giallo paglierino vivace con esuberanti bollicine, l’intro perfetto per ogni brioso aperitivo: al gusto asciutto, fresco e diretto – un’ottima partenza. Consigliato per ogni occasione, rompe il ghiaccio ed apre le serate in modo eccellente…ed è così che agilmente vola via. È un vino che suggerisco anche abbinato ad una croccante bruschetta al salmone affumicato ed erba cipollina.
L’abbinamento gastronomico di questa bella serata è stato un ricco tagliere di salumi e formaggi, composto da diverse stagionature, grassezze e sapidità. Come sempre, anche questo è stato un bel gioco tra amici, nello scambio di opinioni sulle variegate percezioni personali.
Il secondo Champagne degustato è stato la Cuvée de Réserve Premier Cru di Roger Manceaux, un vino più corposo e strutturato.
Al naso si percepiscono note di frutta bianca, agrumi e spezie, mentre al palato si apprezzano la sua ricchezza e la sua eleganza. Uno Champagne composto da un blend 45% Pinot Noir, 30% Chardonnay e 25% Pinot Meunier, qui il calice vira su una colorazione tendenzialmente dorata, lucido e vivace, il Pinot Noir lascia già intuire una linea più piena e corposa al palato pur rimando agile, fresco e dinamico, dalla beva estremamente piacevole, perfetto con una fetta o anche due di guanciale affumicato, divino.
Suggerisco di coglierne l’essenza pasteggiato a cena ad accompagnare un buon tagliolino al tartufo fresco di stagione.

Tra una descrizione, un abbinamento e un’attenta analisi sensoriale, ci troviamo rimbalzati come in un vibrante incontro tennistico. Il match point è servito da Roger Manceaux con il Rosé Premier Cru, 85% Pinot Noir e 15% Coteau Champenoise Rouge.
Il calice ora si veste di un bel rosa delicato e sensuale, ammiccanti bollicine strizzano l’occhio, profumi di frutti di bosco accompagnati da muschi, leggere speziature, al palato croccante, elastico, riempie la bocca di profumi ed aromi di gradevolissima persistenza, notevole l’abbinamento con un riso basmati zafferano, gamberi e funghi Shiitake.
Game-set-match.
Questo Rosé è perfetto per una cena speciale, idilliaco di fronte ad un fegato con cipolle alla veneziana.